IL COENZIMA Q10 RIGENERA IL CERVELLO E TI REGALA IL BUONUMORE

 

Questa preziosa sostanza antiossidante migliora l’efficienza delle funzioni cognitive e difende il sistema nervoso dai radicali liberi che ne accelerano il decadimento (con la consulenza del Prof. Emilio Minelli, esperto in medicina cinese, omeopatia, fitoterapia e medicina integrata centrata sula persona.)

Sei spesso di cattivo umore? Fai fatica a concentrarti?
Probabilmente hai bisogno di fare una cura con il Coenzima Q10, un antiossidante che si trova in tutte le cellule del corpo e che gioca un ruolo importante nell’ossigenazione del cervello. “Si tratta di una sostanza che migliora l’utilizzo di ossigeno a livello cellulare. Protegge tutto l’organismo dai radicali liberei è particolarmente concentrata negli organi più soggetti a stress ossidativo, come cuore, muscoli e cervello.” spiega il professor Minelli.
Il CO Q10 stimola il rilascio della dopamina, il neurotrasmettitore responsabile della sensazione di piacere e appagamento, che normalmente viene prodotto quando per esempio mangiamo qualcosa di buono o quando facciamo un’attività piacevole. La dopamina viene poi trasformata dall’organismo in noradrenalina e adrenalina, che come sappiamo sono sostanze eccitanti, importantissime per la prontezza dei riflessi e la rapidità di reazione. In più un livello ottimale di Q10 protegge il sistema cardiovascolare accelerando lo smaltimento dei grassi e prevenendo la formazione di ispessimenti nelle arterie, con benefici che si riflettono sul sistema nervoso e sul metabolismo cerebrale. Insomma assicurare all’organismo una buona dose di Coenzima Q10 significa immelmare una catena di reazioni chimiche che rendono il cervello più reattivo e ben disposto verso ciò che ci circonda.

CONSIGLIO: per ottenere il massimo dal CO Q10 assumilo in cicli di 2 mesi insieme ad una sostanza grassa, che ne favorisce l’assimilazione. Prendilo al mattino, per esempio, con una perla di olio di miglio, ottima anche l’associazione con lo zinco, un minerale che migliora gli scambi neuronali con l’ippocampo, la parte del cervello responsabile della selezione e del consolidamento dei ricordi. (da Riza Antiage)